Roma, 07 set – “Nel corso del question time che si e’ svolto oggi alla Camera il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha confermato la volonta’ del Governo di proseguire sulla strada dei tagli ai risarcimenti assicurativi per le vittime della strada”. Lo rileva Dario Ginefra (Pd) che definisce ‘del tutto insoddisfacente’ la risposta del Ministro. In una dichiarazione Ginefra sottolinea che “non ci sono stati gli annunciati ripensamenti sul Dpr approvato ad agosto da parte del Consiglio dei ministri che definisce la tabella, unica su tutto il territorio della Repubblica, delle menomazioni all’integrita’ psicofisica (comprese tra 10 e 100 punti) e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidita’”. Il deputato democratico aggiunge che, “chiamando in causa il ministro dello Sviluppo Romani, il ministro Fazio si e’ addirittura prestato al gioco dello scaricabarile delle responsabilita’ senza dar conto delle motivazioni per cui, con le nuove tabelle, il governo ha ‘sforbiciato’ pesantemente i risarcimenti assicurativi. La verita’ e’ che per l’ennesima volta il Governo si e’ schierato dalla parte delle grandi compagnie assicurative tra le quali si iscrive quella di proprieta’ di Silvio Berlusconi. Un ennesimo conflitto d’interessi a discapito dei cittadini”, conclude Ginefra. Mct-Nep 07-09-11 16:44:01 (0272) 5
———————————————————————————————————————————————-
Seduta di Mercoledi 7 settembre.
(Iniziative volte a rivedere la tabella delle
menomazioni all’integrità psicofisica
comprese tra 10 e 100 punti e del valore
pecuniario da attribuire a ogni singolo
punto di invalidità – n. 3-01804)
PRESIDENTE. L’onorevole Ginefra ha
facoltà di illustrare l’interrogazione Boccia
n. 3-01804, concernente iniziative volte a
rivedere la tabella delle menomazioni all’integrità
psicofisica comprese tra 10 e
100 punti e del valore pecuniario da
attribuire a ogni singolo punto di invalidità
(vedi l’allegato A – Interrogazioni a
risposta immediata), di cui è cofirmatario.
DARIO GINEFRA. Signor Presidente,
signor Ministro, l’articolo 138 del decreto
legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ha
previsto la predisposizione di una specifica
tabella per la quantificazione delle menomazioni
all’integrità psicofisica comprese
tra i 10 e i 100 punti in materia di
assicurazioni private e si è istituita una
commissione presso il suo Ministero, che,
da quello che apprendiamo, ha concluso il
suo iter il 3 agosto 2011.
Da quanto si apprende, la decisione
derivante dai lavori di questa commissione
prevede un ribasso di circa il 50 per cento
dei valori risarcitori, che dunque risultano
di gran lunga inferiori a quelli previsti dal
tribunale di Milano, punto di riferimento
sino ad ora in materia risarcitoria.
Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati
XVI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 7 SETTEMBRE 2011 — N. 514
Ecco perché insieme al primo firmatario,
il collega Boccia, e al collega Vico le
chiediamo se il Governo intenda evitare
l’ingiusta penalizzazione di migliaia di famiglie
che hanno già subito gravissimi
danni, ritirando questo provvedimento e
ridefinendo la posizione del Ministero.
PRESIDENTE. Il Ministro della salute,
Ferruccio Fazio, ha facoltà di rispondere.
FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute.
Signor Presidente, come è noto e
come l’onorevole interrogante sa, il provvedimento
è finalizzato a garantire in
modo uniforme, con un’unica tabella valida
per l’intero territorio nazionale, i
risarcimenti dei danni in sede assicurativa
RC Auto. Quindi, l’obiettivo è proprio
quello di stabilire dei criteri risarcitori
certi, uniformi, adeguati e sostenibili e di
dare maggiore certezza ai diritti spettanti
ai danneggiati, evitando anche sperequazioni
e differenze territoriali ed evitando
incertezze e incrementi che poi si tradurrebbero,
inevitabilmente, in aumenti dei
prezzi delle assicurazioni.
Voglio sottolineare che in Italia la percentuale
di sinistri con danni alla persona
è crescente negli ultimi anni: nel 2009 è
arrivata al 21,8 per cento rispetto al totale
dei sinistri, a fronte di una media europea
valutata intorno al 10 per cento. Il costo
totale dei risarcimenti nel 2010 in Italia è
stato di 14 miliardi di euro. Questo provvedimento,
che è stato atteso e sollecitato
dal Forum dei consumatori, di cui fanno
parte otto delle associazioni che sono più
rappresentative, si basa sul presupposto
che sia una delle misure che possano
contribuire alla riduzione delle tariffe.
Il Ministero della salute ha aspetti
regolatori da questo punto di vista, mentre
gli importi della tabella unica nazionale
sono stati stabiliti dal Ministero dello
sviluppo economico, come sicuramente
l’onorevole sa, e saranno comunque aggiornati
annualmente con decreto dello
stesso Ministero.
——————————————————————————————————–
Iniziative volte a rivedere la tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità – 3-01804
BOCCIA, MARAN, LENZI, RECCHIA, MISIANI, ENRICO LETTA, GIACHETTI, QUARTIANI, GINEFRA, PEDOTO, GRAZIANO, ESPOSITO, MARANTELLI, ANDREA ORLANDO, DE MICHELI, VACCARO, MOSCA, DAL MORO, GARAVINI, MAZZARELLA, MARTELLA, VICO, BORDO, GENOVESE, MASTROMAURO, ROSSOMANDO, VELO, BOCCUZZI, CAUSI, LULLI, CESARE MARINI, SARUBBI, GIOVANELLI, FONTANELLI, CONCIA, CUOMO, IANNUZZI, REALACCI e OLIVERIO. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
l’articolo 138 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il codice delle assicurazioni private, ha previsto la predisposizione di una specifica tabella, unica su tutto il territorio della Repubblica, delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità;
la disposizione traeva fondamento dal fatto che la monetizzazione dei danni conseguenti a incidente stradale non avveniva in modo uniforme su tutto il territorio nazionale poiché effettuata in base a tabelle elaborate da ciascun tribunale. Ciò poteva comportare, quindi, un’ingiustificata disparità di trattamento a svantaggio dei danneggiati da sinistri avvenuti nelle circoscrizioni di quei tribunali che osservavano criteri di quantificazione più restrittivi in sostanziale violazione del principio di uguaglianza;
al fine di procedere alla predisposizione della tabella è stata istituita, presso il Ministero della salute, una commissione di studio che ha concluso i suoi lavori con la redazione di uno schema, recante l’indicazione delle menomazioni e del relativo punto percentuale di invalidità da rinviare al Ministero dello sviluppo economico per la predisposizione dei valori pecuniari da assegnare ai vari punti di invalidità;
l’iter si è concluso il 3 agosto 2011 con l’approvazione, da parte Consiglio dei ministri, di uno schema di decreto del Presidente della Repubblica che è stato considerato dalle principali associazioni delle vittime degli incidenti stradali come fortemente lesivo della dignità umana e non rispondente alle esigenze di solidarietà consolatorie, riparatorie e satisfattive del danno da rc auto;
lo schema, infatti, adegua al ribasso i valori risarcitori che risultano di gran lunga inferiori ai valori proposti dalle tabelle del tribunale di Milano, considerate congrue dalla Corte di cassazione e utilizzate dalla maggioranza dei tribunali. Secondo le vittime esse sono inadatte a risarcire integralmente il danno subito rispetto al costo della vita nelle principali città italiane;
inoltre, poiché si interviene su parametri formatisi nel corso degli anni presso l’autorità giudicante competente, è evidente il rischio di un aumento esponenziale del contenzioso sia in relazione al danno biologico ma anche per garantire alle vittime il risarcimento globale del danno secondo i più recenti orientamenti giurisprudenziali in materia -:
se il Governo intenda evitare l’ingiusta penalizzazione di migliaia di famiglie che hanno già subito gravissimi danni ritirando il provvedimento di cui in premessa.(3-01804)
(6 settembre 2011)
SEMBRA IMPOSSIBILE MA E’ VERO !!!!!! C’E’ RICASCATO !!! CARO MINISTRO DELLA SALUTE FERRUCCIO FAZIO NONCHE’ PROFESSORE ORDINARIO DELL’UNIVERSITA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DI MILANO. SEMPRE DALLA PARTE DELLE MULTINAZIONALI UNA VOLTA FARMACEUTICHE CENSURATO NEL 2009 DALLA ” CORTE DEI CONTI ” , E QUEST’ULTIMA VOLTA CON LE ” MULTINAZIONALI ASSICURATIVE “, CHISSA’ PERCHE’ MAI CON LA ” CARITAS !!!!!! ” SPERIAMO CHE CI SIA LA SUPREMA CORTE CHE LO CENSURI !!!!!!!!
E’ una scusa che le assicurazione devono risparmiare….
dovevano già aver avuto un risparmio con l’indennizzo diretto…
risparmiare sulla salute della gente e a dir poco ridicolo…
allora visto che la salute della gente “viene dimezzata” si
devono dimezzare anche i premi assicurativi e se alla fine
dell’anno parte del premi già pagati dagli assicurati resta nelle casse delle compagnie, , il denaro deve essere usato per pagare i sinistri dell’anno seguente e non deve essere usato per altri scopi…. a favore delle compagnie di assicurazione!!!!
Un altro ennesimo regalo alle “povere” Compagnie di assicurazione, un altro triste esempio di una politica che difende gli interessi delle caste professionali (riforma forense) e dei potentati economici (riduzione dei risarcimenti). E tutto questo sempre e comunque a danno dei cittadini e dei consumatori. Attenzione, quando la Politica prende gli ordini dai Poteri forti e gli interessi economici prevalgono sui diritti civili anche la stessa libertà è in pericolo.